La Favola di Leonardo
Un foglio di carta , che stava sopra ad una scrivania insieme ad altri fogli uguali a lui, si trovò, un bel giorno, tutto pieno di segni.
Una penna, bagnata di nerissimo inchiostro, aveva tracciato su di lui molti disegni e parole.
Non potevi risparmiarmi questa umiliazione ?
- disse risentito il foglio di carta all'inchiostro.
Tu mi hai sporcato con il tuo nero d'inferno, mi hai rovinato per sempre!
Aspetta - gli rispose l'inchiostro.
Io non ti ho sporcato, ma ti ho rivestito di simboli. Ora tu non sei più un foglio di carta, ma sei un messaggio. Tu custodisci il pensiero dell'uomo, sei diventato uno strumento prezioso.
Infatti, di lì a poco, rimettendo ordine sulla scrivania, qualcuno vide quei fogli sparsi e li radunò per buttarli nel fuoco.
Ma, all'improvviso, si accorse del foglio "insudiciato" dall'inchiostro: e perciò buttò via gli altri e rimise al suo posto quello che portava, ben visibile,
il messaggio dell'intelligenza.
Da Favole, Fo.III. 27 r. in Leonardo da Vinci. Favole e leggende, Giunti-Nardini editore, Firenze 1979 |